Il 22 ottobre 2014 ho scritto al governo scritto quanto segue:
Buon giorno,
avrei alcune domande riguardo alla fondazione “Centesimo per il clima”. Da quello che comprendo, è una fondazione costituita dalle ditte petrolifere che preleva 1.5 cts/l impegnandosi in progetti per ridurre il CO2. Non mi è però chiaro se il prelievo della “tassa” è a spese del consumatore o della ditta petrolifera. Presumo che sia a spese del consumatore, perché si parla di “accordo con la confederazione”. Se fosse a spese della ditta petrolifera, immagino che non ci dovrebbero essere accordi specifici con la confederazione.
La mia prima domanda è quindi la seguente: non è un chiaro conflitto di interessi pagare una fondazione che dovrebbe ridurre il CO2, ma che è controllata dalle stesse ditte che hanno tutti gli interessi a vendere il loro prodotto (che però causa emissioni di CO2)? Non sarebbe più sensato far gestire la fondazione da qualcuno che non abbia interessi petroliferi?
D’altronde menzionate risultati ottimi raggiunti dalla fondazione nel pieno rispetto degli accordi. Ma allora mi sorge la seguente domanda: se nel periodo 2008-2012 la fondazione ha raggiunto gli obbiettivi, perché abbiamo comunque avuto aumenti nelle tasse governative sul CO2 nel 2008, 2010 e 2014?
Come ultima domanda volevo sapere se è possibile avere informazioni sugli importi totali di tasse governative sul CO2 riscosse in svizzera in un anno recente.
Rngraziando per una gentile risposta, invio
Cordiali saluti
Mirko Kulig
Questa la loro risposta:
Egregio signor Kulig,
La ringraziamo delle domande che ci ha rivolto. Qui di seguito, vorremmo dapprima fornirle alcune informazioni di base sui vari strumenti che Lei ha citato.
Carburanti (benzina, diesel ecc.)
Fondazione Centesimo per il Clima: misura volontaria (2005-2012)
In alternativa all’introduzione di una tassa sul CO2 applicata ai carburanti, le disposizioni della legge sul CO2 entrata in vigore nel 2000 conferivano all’economia privata la facoltà di adottare misure. Quale misura adottata su base volontaria dall’economia, nel 2005 è stata istituita la Fondazione Centesimo per il Clima. Tra il 1° ottobre 2005 e il 31 agosto 2012, la Fondazione ha applicato un supplemento pari a 1,5 centesimi per litro di carburante fossile importato. Con i proventi ha finanziato misure volte alla riduzione delle emissioni di CO2 in Svizzera e all’estero. In Svizzera, la Fondazione ha ad esempio finanziato un programma per la riduzione delle emissioni negli edifici, misure per l’utilizzo di energie rinnovabili nel settore dei combustibili e dei carburanti come pure diverse misure di riduzione nell’industria. All’estero, la Fondazione Centesimo per il Clima ha da un lato investito direttamente in progetti e, dall’altro, contribuito a fondi esistenti o acquistato certificati di riduzione delle emissioni da terzi (perlopiù nei settori della produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili e degli impianti di captazione del biogas da discarica).
Fondazione per la protezione del clima e la compensazione di CO2 (KliK): dal 2013 con l’entrata in vigore della nuova legge sul CO2
La Fondazione per la protezione del clima e la compensazione di CO2 (KliK) è il raggruppamento settoriale di compensazione per carburanti fossili secondo l’articolo 27 della legge sul CO2 vigente. Il suo scopo è assolvere l’obbligo legale di compensazione delle società petrolifere responsabili dell’immissione in commercio di carburanti fossili per il periodo 2013-2020. La nuova fondazione si finanzia attraverso una tassa applicata a tutte le importazioni di benzina e diesel, attualmente pari in media a 1,5 centesimi al litro (il supplemento di compensazione massimo previsto dalla legge è pari a 5 centesimi per litro di carburante). Questi fondi vengono impiegati in Svizzera per finanziare, sostenere, pianificare e realizzare misure di compensazione computabili secondo le prescrizioni della legge sul CO2. Con la revisione di tale legge, entrata in vigore il 1° gennaio 2013, il principio del centesimo per il clima è sancito giuridicamente: gli importatori di carburanti fossili sono infatti tenuti a compensare parte delle emissioni di CO2 generate dai loro carburanti nel periodo 2013-2020. Per assolvere detto obbligo, possono costituirsi in raggruppamenti di compensazione.
Combustibili (olio da riscaldamento, gas naturale, carbone, coke di petrolio ecc.)
La tassa sul CO2 viene riscossa sui combustibili fossili, come ad esempio l’olio da riscaldamento e il gas naturale. Dal 2014 l’aliquota di detta tassa è pari a 60 franchi per tonnellata di CO2, ovvero 16 centesimi per litro di olio da riscaldamento extra leggero. La tassa è indicata sulle fatture relative agli acquisti di combustibili. Viene riscossa sui combustibili fossili (olio da riscaldamento, gas naturale, carbone, coke di petrolio ecc.) utilizzati per la produzione di calore, per la produzione di luce, in impianti termici per la produzione di elettricità o per l’esercizio di impianti di cogenerazione. La tassa non viene riscossa né sul legno né sulla biomassa, dato che non incidono sul bilancio del CO2: durante la combustione ne liberano infatti la stessa quantità di quella assorbita nel corso della loro crescita o della loro produzione. Non è inoltre applicata ai carburanti(benzina e diesel). La tassa sul CO2 è stata introdotta nel 2008 per porre rimedio alla riduzione insufficiente delle emissioni generate dal settore dei combustibili.
Aumento dell’aliquota della tassa
L’aliquota della tassa è aumentata automaticamente se gli obiettivi intermedi relativi ai combustibili previsti dall’ordinanza sul CO2 non sono raggiunti. Il tetto massimo è fissato a 120 franchi per tonnellata di CO2. Per dare all’economia e alla popolazione sicurezza in materia di pianificazione e di investimenti, gli obiettivi intermedi e le aliquote della tassa applicata ai combustibili sono stati definiti in anticipo (cfr. art. 94 dell’ordinanza sul CO2) sulla base di un percorso di riduzione. Una prima verifica del percorso di riduzione ha avuto luogo nel 2013; altre verifiche seguiranno nel 2015 e nel 2017. Se le emissioni sono inferiori agli obiettivi intermedi, l’importo dell’aliquota sarà mantenuto al livello dell’anno precedente. Il mancato raggiungimento degli obiettivi comporterà invece un aumento della tassa. Un primo aumento a 60 franchi per tonnellata è entrato in vigore il 1° gennaio 2014, poiché nel 2012 le emissioni di CO2 da combustibili erano ancora pari all’82,5 per cento di quelle del 1990, superando dunque nettamente l’obiettivo di riduzione del 79 per cento. Ulteriori adattamenti saranno possibili nel 2016 e nel 2018.
(Per maggiori informazioni in merito all’aumento dell’aliquota del 2014, La invitiamo a consultare il sito: http://www.bafu.admin.ch/co2-abgabe/05195/12686/index.html?lang=it&msg-id=49576)
Proventi annui
Dal 2014, l’aliquota della tassa ammonta a 60 franchi per tonnellata di CO2 e genera proventi annui pari a oltre 800 milioni di franchi. Un terzo delle entrate (al massimo 300 mio.) confluisce nel Programma Edifici, con cui Confederazione e Cantoni promuovono i risanamenti energetici. Altri 25 milioni confluiscono nel Fondo per le tecnologie. Ogni anno sono a disposizione circa due terzi dei proventi della tassa da ridistribuire. La Confederazione distribuisce il denaro alla popolazione e all’economia in base ai proventi ricavati.
In sintesi, per rispondere agli interrogativi da Lei sollevati:
– Quanto all’esistenza di un conflitto di interessi concernente la Fondazione Centesimo per il Clima e le sue attività, ribadiamo che la Fondazione è stata creata dall’economia in alternativa all’introduzione di una tassa sul CO2 applicata ai carburanti. I progetti realizzati sono stati ritenuti adeguati rispetto agli accordi vigenti tra il Governo, ovvero il Dipartimento federale dell’ambiente, dei trasporti, dell’energia e delle comunicazioni (DATEC), e la Fondazione Centesimo per il Clima.
– La nuova Fondazione KliK sostiene indirettamente i progetti di riduzione delle emissioni in Svizzera acquistando gli attestati conseguiti da questi ultimi. Gli attestati sono rilasciati dall’UFAM, dopo aver verificato che i progetti adempiono i requisiti di qualità prescritti dalla legislazione in materia di CO2. I progetti possono essere realizzati in diversi ambiti (combustibili, carburanti ecc.).
– La Fondazione Centesimo per il Clima ha realizzato lo scopo dell’accordo con la Confederazione per la riduzione delle emissioni di CO2 in Svizzera e all’estero. Gli obiettivi esigevano una riduzione di 17 milioni di tonnellate (2005-2012) e sono stati superati (v. anche https://www.news.admin.ch/message/index.html?lang=it&msg-id=50978). Gli obiettivi intermedi di riduzione delle emissioni generate da combustibili non sono invece stati colti, ciò ha comportato un aumento della tassa.
– I proventi della tassa sul CO2 ammontano a circa 800 milioni di franchi svizzeri all’anno.
Speriamo così di aver potuto rispondere esaustivamente alle Sue domande e restiamo a disposizione per ulteriori informazioni.
Cordiali saluti