Negli ultimi 10 anni di insegnamento presso le scuole Waldorf, ho lentamente imparato ad impegnarmi con serietà nel fare bei disegni alla lavagna. All’inizio del mio lavoro di insegnante, non considerandomi un grande disegnatore, avevo spesso l’abitudine di fare disegni rapidamente e senza troppo impegno, dicendo poi agli allievi “fate meglio di me, alla lavagna non si riesce a disegnare bene”. Ho poi lentamente cominciato a riflettere sul fatto che era abbastanza assurdo pretendere dei bei disegni dai ragazzi quando io non ero in grado di farli. Mi sono quindi impegnato di più constatando che effettivamente riuscivo anch’io a fare bei disegni, e che questi erano molto apprezzati dai ragazzi. Ritengo ora la pratica di fare almeno 1 bel disegno per ogni epoca ricercato e pertinente ai temi dell’epoca di fondamentale importanza nella pedagogia steineriana. Questo certamente anche per l’effetto pedagogico che si riscontra nei ragazzi, ma soprattutto per il lavoro di ricerca che il docente deve fare quando deve riprodurre un’immagine con il colore.
Per gli interessati, fornisco il singolo grande trucco che ho scoperto negli anni: l’utilizzo del nero (carboncino). Si parte spesso dall’idea che il nero non sia necessario perché la lavagna è già scura, ma in realtà le lavagne sono spesso verde scuro, non nere. Il nero permette di dare vita e tridimensionalità al disegno nel gioco tra luce ed ombra che si crea. Invito tutti gli insegnanti ad impegnarsi per provare a fare bei disegni, i ragazzi ve ne saranno grati! Se poi il disegno viene preparato il giorno precedente, oltre alla sopresa che vivranno i ragazzi quando si apre la lavagna il giorno dopo, si crea una reale stima da parte degli allievi per il docente, in quanto si rendono conto della mole di lavoro che è stata necessaria per farli. Includo ora una rassegna di disegni che ho fatto e che spero possano essere d’ispirazione per altri insegnanti.