di Mirko Kulig
In relazione alle teorie sull’etere, includo alcune citazioni di scienziati famosi (la traduzione è mia).
James Clerk Maxwell, 1873:
“In diverse parti di questo trattato è stato fatto un tentativo per spiegare i fenomeni elettromagnetici attraversa l’azione meccanica trasmessa da un corpo ad un altro tramite un medium che occupa lo spazio tra di loro. Anche la teoria ondulatoria della luce assume l’esistenza di un medium. Dobbiamo mostrare che le proprietà del medium elettromagnetico sono identiche a quelle del medium della luce.”
Albert Einstein, 1894-1895:
“La velocità di un’onda è proporzionale alla radice quadrata delle forze elastiche che causano la sua propagazione, e inversamente proporzionale alla massa dell’etere messo in movimento da queste forze.”
Albert Einstein, 1920:
“Possiamo dire che secondo la relatività generale, lo spazio è dotato di qualità fisiche; in questo senso esiste un etere. Secondo la relatività generale lo spazio senza un etere non è pensabile; questo perché in uno spazio del genere non solo non ci potrebbe essere propagazione della luce, ma pure non ci sarebbe la possibilità di esistenza di standard quali lo spazio ed il tempo (righello e orologio), neppure quindi intervalli di spazio-tempo in senso fisico. Ma questo etere non può essere pensato come dotato di qualità caratteristiche dei mezzi ponderabili, come consistente di parti che possono essere seguite nel tempo. L’idea di movimento non può esservi applicata.”
Paul Dirac, 1951:
“La conoscenza della fisica è avanzata molto dal 1905, soprattutto dall’arrivo della meccanica quantica, e la situazione [riguardo la plausibilità dell’etere] è nuovamente cambiata. Se si esamina la domanda alla luce della conoscenza di oggi, si trova che l’etere non è più escluso dalla relatività, e vi sono buone ragioni oggi per postulare un etere…….. Abbiamo adesso la velocità in tutti i punti dello spazio-tempo, che ha un ruolo fondamentale nell’elettrodinamica. È naturale considerarla come la velocità di qualcosa di reale. Per questo, con la nuova teoria dell’elettrodinamica [vuoto riempito di particelle virtuali] siamo abbastanza costretti ad avere un etere.”
Alexander Markovich Polyakov, 1987:
“Le particelle elementari che esistono in natura assomigliano molto all’eccitazione di un medium complesso (etere).”