L’Energia Cosmica Vitale

di Mirko Kulig, 2001

Introduzione

Quanto segue è il risultato di una ricerca svolta durante l’ultimo anno e mezzo nel tentativo di comprendere realmente quanto ci circonda e, soprattutto, di comprendere cosa sia veramente il fenomeno della vita.

Dopo aver studiato la biologia e la geografia, mi era chiaro che, per quanto queste materie analizzino in modo approfondito i processi che si svolgono nell’ambito delle funzioni vitali, dimenticano cosa sia il problema primario, e cioè in che modo ha origine la vita. Se la scienza attuale avesse scoperto in che modo nascono i processi della vita, dovrebbe essere in grado di ripeterli partendo dagli elementi chimici che compongono gli esseri viventi. Questo per il momento non è ancora avvenuto. Il problema era di dimensioni troppo grandi e così, queste scienze hanno evitato il problema in modo radicale definendosi “Scienze descrittive”. In questo modo il problema stesso usciva dall’ambito di ricerca di queste scienze.

L’altra grossa domanda era riguardo la grande importanza che in tutte le scienze viene attribuita al caso: noi ci siamo sviluppati da molecole libere di sostanze organiche prima in protozoi, poi in forme leggermente organizzate, poi attraverso un processo di differenziazione in metazoi fino a divenire umani, il tutto per caso! Faticavo ad allinearmi ad una visione di questo genere.

Mi appariva chiaro quindi come la spiegazione che un essere vivente sia unicamente un insieme di reazioni chimiche e fisiche fosse assolutamente insoddisfacente. Doveva esserci necessariamente qualcosa di più, qualcosa che rendeva possibile il fenomeno della vita e che la scienza non aveva ancora scoperto perché non in grado di riprodurla partendo dagli elementi principali che la compongono (ossigeno, idrogeno, carbonio, etc.).

Dopo varie ricerche e corsi, ho scoperto che quel qualcosa di più esiste, è stato studiato da molti individui sotto aspetti diversi ma con risultati scientificamente misurabili e comparabili.

L’energia cosmica vitale

Da quando l’uomo ha cominciato a riflettere in maniera scientifico-filosofica sull’origine della vita, è stato presente il concetto di un medium onnipresente, che alimenta gli esseri viventi ed il pianeta (che pure è un essere vivente). Questa idea si è sviluppata come Etere nell’Antica Grecia, Prana presso gli Antichi Indiani e come Chi presso gli Antichi Cinesi. Per millenni questo concetto è rimasto presente nelle menti degli scienziati come dato di fatto e tutte le ricerche sono state fatte assumendone l’esistenza. Verso la fine dell’800, Morley e Martin fecero un esperimento che, a detta di loro, dimostrava inconfutabilmente l’inesistenza di un etere con le caratteristiche che gli erano state attribuite fino a quel punto. Con Einstein ed il suo universo vuoto questa idea è stata definitivamente scartata dalla concezione dell’universo della comunità scientifica internazionale.

Malgrado ciò, vari scienziati in luoghi diversi ed in tempi diversi hanno fatto esperimenti che uscivano dalle normali concezioni vigenti in quel periodo e dai quali appariva chiara l’esistenza di un qualcosa di impalpabile ma esistente ed estremamente significativo per tutte le funzioni di vita sul pianeta.

Quello che segue è un riassunto delle ricerche dei principali scienziati summenzionati a me conosciuti.

Wilhelm Reich

Scienziato di origine austroungarica vissuto nella prima metà del 20° secolo che, dopo aver studiato psicologia, ha lavorato con Freud diventandone un allievo ed assistente. Si è poi allontanato dall’idea di Freud sviluppando una sua teoria che vedeva le cause di molte malattie psicologiche in uno squilibrio di flussi energetici all’interno del corpo e della pulsazione della vita in collegamento anche all’energia sessuale (vedi “La funzione dell’orgasmo”). Da ciò ha continuato i suoi studi istituendo una ricerca sull’origine della vita scoprendo ben presto che, a differenza di quanto veniva ufficialmente dichiarato dalla scienza, e cioè che la vita nasce con il famoso germe atmosferico che si ferma in un ambiente favorevole a germina creando i primi protozoi, in realtà esistevano delle piccole bollicine blu (che chiamò bioni) che si formavano da un vegetale in macerazione e che poi si organizzavano in gruppi fino a creare un vero e proprio protozoo. Esperimenti simili furono fatti anche da altri scienziati all’insaputa di Reich, ottenendo risultati sorprendentemente simili.

Da questi esperimenti ne nacquero altri fino a portare Reich alla conclusione che i bioni erano pieni di un’energia (che chiamò energia orgonica) e che questa energia era presente ovunque nell’atmosfera. Cercò allora di isolarla per studiarla meglio, e ideò una sorta di Gabbia di Faraday modificata dove questa energia poteva venire accumulata. Misurò una differenza di temperatura all’interno di questi accumulatori e vide che questa energia poteva venire osservata stando per un certo periodo al buio dentro un accumulatore. La descrive come “nube” blu-viola con piccoli brillamenti. Provò allora a mettere delle cavie malate negli accumulatori constatando che c’era una buona percentuale di guarigione. Lo stesso si verificava sull’uomo, dove riuscì a guarire anche alcuni casi di cancro allo stadio di metastasi. In generale, questa energia sembrava essere in grado di guarire un’infinita quantità di malattie (vedi “La biopatia del cancro”).

Dopo di ciò fece un esperimento che ebbe risvolti tremendi: mise in un accumulatore una certa quantità di materiale radioattivo convinto che l’energia orgonica fosse in grado di neutralizzare le radiazioni radioattive, ottenendo come risultato lo sviluppo di un’energia che più tardi chiamò DOR (Deadly Orgone Radiation) che fece ammalare molti suoi assistenti (e lui stesso). Viene descritta come una energia nera, statica, con miasmi pestilenziali, esattamente il contrario di ciò che era l’energia OR che viene descritta come blu, in costante movimento, pulsante, portatrice di vita. Tutti gli accumulatori dovettero essere smantellati, anche quelli che non avevano avuto a che fare con l’esperimento, perché la reazione non si interruppe togliendo il materiale radioattivo dall’accumulatore e si espanse in tutta l’atmosfera circostante creando nuvole nere stantie sopra il laboratorio. Ogni accumulatore sembrava essere stato “infettato” da questa radiazione. Gli animali selvaggi erano silenti, le piante cupe, al punto che il laboratorio venne evacuato per un certo periodo, senza però che le nuvole di DOR se ne andassero.

Dopo un certo lasso di tempo, Reich ideò quello che viene chiamato Cloudbuster (nubifugatore o cannone orgonico) con l’intento di eliminare questa energia di morte dall’atmosfera. Effettivamente vi riuscì ed aprì così l’ultima fase di sperimentazioni della sua vita: aveva inventato un apparecchio in grado di modificare le condizioni climatiche. E questo fu esattamente ciò che fece, riuscendo ad interrompere varie siccità nell’area del Nord-Est degli USA. Andò anche in una missione di sperimentazioni in Arizona, nel deserto, riuscendo entro pochi mesi a farvi ricrescere l’erba e portando l’umidità relativa dell’aria da 5% a 85%. Da questi esperimenti definì come l’energia orgonica sia profondamente collegata all’elemento Acqua e ne determini l’accumulo in nuvole.

Reich tenne sempre informate le autorità americane dei suoi esperimenti, e questa fu probabilmente la causa delle persecuzioni che subì e che terminarono con la sua messa in carcere, la distruzione di tutti i suoi accumulatori e il rogo di molte sue pubblicazioni e opere. Morì nel 1957 in carcere sotto circostanze misteriose.

Si sa che dietro a queste persecuzioni c’erano i grandi ospedali psichiatrici americani e la FDA, l’organo statale americano che si occupa della salute.

Una particolarità importante di questa energia è quella di essere anti-entropica, cioè un sistema orgonicamente forte tende ad attrarre l’energia diffusa circostante. Questo é la scoperta fondamentale che dimostra come questa energia sia profondamente collegata alla vita.

Al giorno d’oggi l’Orgonomia esiste ancora ed in America vi sono varie istituzioni che insegnano e portano avanti le ricerche nello studio di questa energia con la visione che Reich ha dato (vedi ACO, OBRL). Il direttore dell’OBRL, James DeMeo, ha fatto pure una tesi di laurea sull’utilizzo di cannoni orgonici. Viene statisticamente dimostrato come la probabilità che si verifichino dei cambiamenti climatici durante l’utilizzo di uno di questi strumenti sia 30 volte maggiore al normale.

Radionica

La radionica è una scienza che esiste in due filoni separati di ricerca: uno è quello più recente da cui ne deriva anche il nome e che si è sviluppato nei paesi anglosassoni (USA, Inghilterra), l’altro è il filone centro-europeo che ha origini molto antiche. La differenza fondamentale tra le due scuole è che mentre la prima usa strumenti con cavi, magneti, ed una vera e propria struttura tridimensionale, la seconda utilizza unicamente grafici e disegni geometrici. Per praticare entrambe le discipline è necessaria una sensibilità radioestesica, il che significa che bisogna essere in grado, con l’ausilio di pendoli, biotensor, bastone da rabdomante, di “misurare” le energie.

Il principio funzionale di quest’arte di guarigione, è quello di assumere che ogni materiale, parte del corpo, tessuto, ecc. abbia una certa frequenza di vibrazione e risonanza e che la malattia sia quindi un’alterazione della frequenza di salute di quel dato organo. Determinata la frequenza disturbatrice, con gli strumenti radionici ed i circuiti viene quindi “proiettata” quella stessa frequenza all’organo malato annullandone l’influenza e permettendo quindi al corpo di ristabilire la giusta frequenza di salute (principio simile a quello dell’omeopatia). I circuiti e gli strumenti radionici hanno quindi due zone specifiche: una è quella del cosiddetto testimone (goccia di sangue, capello, fotografia della persona da guarire) e l’altra è quella per il rimedio da proiettare (con i circuiti) o, nel caso degli strumenti, si tratta di manopole regolabili che proiettano un numero che è stato prima “misurato” radioestesicamente come corrispondente a quella malattia (esistono tavole con le frequenze di tutte le parti del corpo, di tutte le piante, malattie, ecc.). La forza di questa arte è che attraverso il testimone si possono proiettare frequenze a qualunque distanza perché questa non ha più alcuna importanza (quindi anche qui viene assunto un Medium onnipresente). Il testimone crea un diretto collegamento con il proprietario di questo.

I principali esponenti furono Albert Abrahms, Ruth Drown in USA nella prima metà del secolo, Malcolm Rae, David Tansley in Inghilterra dove tutt’ora esistono alcune scuole ed una vera e propria laurea riconosciuta dallo stato.

Per quanto riguarda Albert Abrahms e Ruth Drown, la fine della loro vita assomiglia molto a quella di Reich, con persecuzioni, incarcerazione e morte in carcere. Per questo motivo i radionici americani si sono poi concentrati sull’uso della Radionica nell’agricoltura piuttosto che nella medicina (dove vengono messi a rischio interessi meno potenti) riuscendo ad ottenere risultati stupefacenti, come l’immunità di intere colture da certi parassiti unicamente proiettando all’intero campo tramite una fotografia-testimone la frequenza corrispondente a quel parassita, come pure un aumento di produzione senza aggiunta di concimi chimici.

Comunque, viene spesso ribadito che l’energia che effettivamente agisce per guarire non è quella proiettata attraverso il numero o il rimedio, ma piuttosto è l’energia mentale dell’operatore che permette alla frequenza guaritrice di agire sul paziente.

Su questo punto vi è un interessante esempio: Ruth Drown, che introdusse per prima strumenti senza alcuna fonte di energia esterna (corrente elettrica), fu in grado di sviluppare un apparecchio fotografico che, attraverso l’immissione della frequenza di un organo di una data persona (determinata dal testimone) era in grado di fare una fotografia interna dell’organo di quella persona anche a decine di chilometri di distanza. La particolarità è che questa apparecchiatura funzionava soltanto con certe persone, e soprattutto non funzionava se vi era presente una persona che apportava energie disturbatrici (negatività).

Durante la seconda metà del 20° secolo la radionica ha sempre di più cominciato a lavorare anche sui corpi sottili superiori e sui chakra (David Tansley), incorporando così le conoscenze che ci vengono dalle culture asiatiche.

Sergej Lakhowky

Di origine russa, lavorò per molti anni in Francia fino a trasferirsi negli USA durante la II guerra mondiale.

La cosa interessante di lui è che sviluppò un apparecchio (Oscillatore di onde multiple) che fu concepito secondo la seguente idea: se ogni cosa ha la sua frequenza, proiettando il maggior numero di frequenze diverse verso un essere vivente vi sarà di sicuro anche quella corrispondente ad un’area malata di cui il corpo si servirà per guarirsi. Seguendo questa idea, l’apparecchio da lui sviluppato è composto da due antenne collegate ad un circuito elettrico che hanno forma di cerchi metallici concentrici in cui ogni cerchio è intonato secondo un semitono della scala cromatica musicale (quindi 12 o 13 cerchi). Si dice pure che i cerchi siano di diversi metalli. Il lavoro di Lakhowsky è importante a mio avviso perché unisce il concetto di Reich (energia cosmica che tutto guarisce) con il concetto della Radionica in cui ad ogni disturbo corrisponde una frequenza. Il risultato è un apparecchio che irradia tutte le frequenze fondamentali e quindi anche tutte le armoniche che da queste si sviluppano in una gamma incredibilmente ampia di frequenze. Tra queste si dovrebbero quindi trovare anche quelle corrispondenti ad una data malattia. Anche lui ebbe incredibili risultati con malattie come il cancro, sperimentando pure su piante, e anche il suo lavoro è caduto nell’oblio dopo la sua morte. Un’altra caratteristica di questa energia che viene alla luce tra il suo lavoro e quello di Reich è la presenza di un moto a spirale che Reich descrive durante l’osservazione dei “”Quanti di energia orgonica” e Lakhowky dimostra con l’uso di spirali e antenne circolari (nella radionica si hanno bobine!).

Barone Karl von Reichenbach

Vissuto durante l’800, si dedicò anche lui all’osservazione di molti oggetti al buio, servendosi di individui che lui definisce persone sensibili.

Se una di queste persone resta al buio per un certo lasso di tempo e poi osserva per esempio un cristallo, noterà che questo irradia un “energia” blu dall’apice ed un “energia” giallo-rossa dalla base. Lo stesso avviene per una grande quantità di altri oggetti ed esseri viventi, come magneti, motori elettrici, bobine, piante, animali e uomo. Queste due energie vengono “sentite” da queste persone sensibili come piacevole-fresco per l’energia blu, irritante-caldo per l’energia gialla. Reichenbach le definì “Energia Odica Negativa” quella blu, “Energia Odica Positiva” quella gialla.

Scoprì che i poli magnetici della terra sono collegati a questa energia, che gli esseri umani hanno sempre un alternanza di queste energia tra sinistra destra, sopra e sotto, davanti e dietro. In pratica tutto ciò che è vivente vive sull’armonica alternanza di queste due energie.

Il suo lavoro è importante perché introduce i concetti di polarità e dualità, cosmicamente presenti in tutta la creazione della vita. Spesso questa energia si manifesta in collegamento ad una attività magnetica o elettrica, ma, secondo Reichenbach, non si tratta di una forma di una di queste due energie, altrimenti non sarebbe osservata su di un cristallo o un essere vivente. È piuttosto l’energia Odica che determina la manifestazione di elettricità e magnetismo.

Rudolf Steiner

Su di lui si potrebbe scrivere per anni, data l’immensa mole di lavoro realizzata. In questa sede mi limiterò a prendere quegli aspetti del suo lavoro che sono importanti per la comprensione dell’argomento in discussione.

In alcuni suoi scritti e in quelli di alcuni suoi assistenti e collaboratori viene descritta l’organizzazione delle energie eteriche (quindi più direttamente determinanti il fisico) sul nostro pianeta. Ne risulta che esistono 4 eteri (di calore, di luce, chimico e di vita) che lavorando in armonia tra loro creano la realtà. Uno di questi eteri in particolare, quello chimico, viene descritto come blu, affine all’acqua e determinante l’accumulo dell’umidità atmosferica in nubi. Abbiamo quindi una forte similitudine con quanto scoperto da Reich. Viene pure detto che l’etere chimico assieme all’etere di luce (collegato ai gas) viene costantemente inspirato dagli esseri viventi “nutrendoli” energeticamente.

Trevor Constable

Studioso di Reich, Steiner e di Radionica, si occupò di ricerche su manifestazioni energetiche naturali (entità viventi nell’atmosfera) facendo anche delle foto. Intorno agli anni 70 costruì cannoni orgonici sul modello di Reich modificandoli poi secondo principi della Radionica, quindi “intonandoli” facendo canne di lunghezza diversa. Più tardi sviluppò degli apparecchi basandosi sui principi di Steiner, quindi sui flussi eterici planetari cercando di creare vortici eterici. I suoi apparecchi sono quindi rotatori, con relazioni e proporzioni auree ed utilizzanti forme geometriche primarie (coni) ed in Sezione Aurea (rapporti della vita). I vantaggi dei suoi apparecchi rispetto a quelli originali di Reich, sono le dimensioni (molto più ridotte) come pure il fatto che non sia più necessario avere una grande fonte di acqua vicino allo strumento. Sperimentò per molti anni su di una nave, riuscendo a causare pioggia con condizioni barometriche che erano indicazione di bel tempo. In un’occasione, venne chiamato da una provincia della Malesia con gravi problemi di siccità. Nel mese e mezzo di sperimentazione con i suoi apparecchi, Constable riuscì a far piovere pressoché tutti i giorni.

All’inizio degli anni novanta fece un esperimento a Los Angeles per diminuire l’inquinamento atmosferico. Le statistiche dimostrano chiaramente che quell’anno ci furono il 30% di giorni di allerta in meno della media. Malgrado ciò, l’ufficio dell’ambiente della California gli disse che avrebbe preferito avere trent’anni di siccità piuttosto che utilizzare i suoi metodi (tra l’altro molto economici). In altre occasioni descrive come sia riuscito a deviare dei cicloni tropicali vicino alle isole Hawaii.

Trevor Constable vive tutt’ora ma si è ritirato dalla sperimentazione in questo campo.

Pier Luigi Ighina

Fu assistente di Marconi, col quale fece esperimenti segreti non condivisi da nessun’altro. Marconi era convinto della possibilità di separare i due poli di una calamita, ma fu Ighina dopo la sua morte a realizzare quest’impresa. Sviluppò un microscopio in grado di ingrandire fino a 1.6 miliardi di volte col quale riuscì a vedere gli atomi. Osservò che l’atomo magnetico era molto più piccolo degli altri atomi e, associandosi ad essi, ne determinava il movimento. Quindi tutta la vita dipendeva da questi atomi magnetici. Sviluppò un apparecchio in grado di creare atomi magnetici positivi e negativi coi quali realizzò cose assolutamente incredibili. Egli descrive come la vita sia possibile fondamentalmente grazie a due energie: l’energia proveniente dal sole, con rotazione oraria e colore giallo (atomo magnetico positivo), e l’energia riflessa dalla terra, con rotazione antioraria e colore blu (atomo magnetico negativo). L’unione di queste due radiazioni energetiche è assolutamente indispensabile per la vita sul pianeta. Appare ovvia l’analogia con ciò che fu osservato cento anni prima da Reichenbach (per es. cristallo con un estremità blu e l’altra gialla).

Anche lui ha solo subito derisione e persecuzione dal mondo scientifico accademico. Tra le cose realizzabili con la sua scienza, menzioniamo:

-eliminazione di tutte le radiazioni nucleari nell’atmosfera e ogni forma di inquinamento -bloccare la siccità

-possibilità di fare oggetti antigravitazionali

-scudi magnetici planetari per difesa contro meteoriti

E molte altre cose che non è possibile trattare in questa sede.

Conclusione

Da quanto sopra esposto, appare chiaro come sotto un aspetto o l’altro tutti questi scienziati abbiano studiato una cosa in comune: l’energia cosmica vitale eterica. Riassumendo tutte le varie osservazioni e studi, appaiono le seguenti caratteristiche:

  • viene dal cosmo (sole, luna, terra, pianeti, stelle, galassie)
  • è associato ai fenomeni vitali
  • ha qualità polari
  • è pulsante
  • esiste prima delle energie normalmente conosciute (elettricità, magnetismo)
  • determina dei flussi a livello planetario e del corpo umano (prima aura)
  • è dinamica
  • il suo colore principale è blu/giallo (a dipendenza della polarità)

Questa voleva essere unicamente una prima esposizione. Ulteriore lavoro e studio dovrà essere svolto per meglio comprendere i fenomeni eterici ed il loro collegamento con quelli vitali.