di Mirko Kulig
La radionica è una scienza che esiste in due filoni separati di ricerca: uno è quello più recente da cui ne deriva anche il nome e che si è sviluppato nei paesi anglosassoni (USA, Inghilterra), l’altro è il filone centro-europeo che ha origini molto antiche. La differenza fondamentale tra le due scuole è che mentre la prima usa strumenti con cavi, magneti, ed una vera e propria struttura tridimensionale, la seconda utilizza unicamente grafici e disegni geometrici. Per praticare entrambe le discipline è necessaria una sensibilità radioestesica, il che significa che bisogna essere in grado, con l’ausilio di pendoli, biotensor, bastone da rabdomante, di “misurare” le energie.
Il principio funzionale di quest’arte di guarigione, è quello di assumere che ogni materiale, parte del corpo, tessuto, ecc. abbia una certa frequenza di vibrazione e risonanza e che la malattia sia quindi un’alterazione della frequenza di salute di quel dato organo. Determinata la frequenza disturbatrice, con gli strumenti radionici ed i circuiti viene quindi “proiettata” quella stessa frequenza all’organo malato annullandone l’influenza e permettendo quindi al corpo di ristabilire la giusta frequenza di salute (principio simile a quello dell’omeopatia). I circuiti e gli strumenti radionici hanno quindi due zone specifiche: una è quella del cosiddetto testimone (goccia di sangue, capello, fotografia della persona da guarire) e l’altra è quella per il rimedio da proiettare (con i circuiti) o, nel caso degli strumenti, si tratta di manopole regolabili che proiettano un numero che è stato prima “misurato” radioestesicamente come corrispondente a quella malattia (esistono tavole con le frequenze di tutte le parti del corpo, di tutte le piante, malattie, ecc.).
La forza di questa arte è che attraverso il testimone si possono proiettare frequenze a qualunque distanza perché questa non ha più alcuna importanza (quindi anche qui viene assunto un Medium onnipresente). Il testimone crea un diretto collegamento con il proprietario di questo.
I principali esponenti furono Albert Abrahms, Ruth Drown in USA nella prima metà del secolo, Malcolm Rae, David Tansley in Inghilterra dove tutt’ora esistono alcune scuole ed una vera e propria laurea riconosciuta dallo stato.
Per quanto riguarda Albert Abrahms e Ruth Drown, la fine della loro vita assomiglia molto a quella di Reich, con persecuzioni, incarcerazione e morte in carcere. Per questo motivo i radionici americani si sono poi concentrati sull’uso della Radionica nell’agricoltura piuttosto che nella medicina (dove vengono messi a rischio interessi meno potenti) riuscendo ad ottenere risultati stupefacenti, come l’immunità di intere colture da certi parassiti unicamente proiettando all’intero campo tramite una fotografia-testimone la frequenza corrispondente a quel parassita, come pure un aumento di produzione senza aggiunta di concimi chimici.
Comunque, viene spesso ribadito che l’energia che effettivamente agisce per guarire non è quella proiettata attraverso il numero o il rimedio, ma piuttosto è l’energia mentale dell’operatore che permette alla frequenza guaritrice di agire sul paziente.
Su questo punto vi è un interessante esempio: Ruth Drown, che introdusse per prima strumenti senza alcuna fonte di energia esterna (corrente elettrica), fu in grado di sviluppare un apparecchio fotografico che, attraverso l’immissione della frequenza di un organo di una data persona (determinata dal testimone) era in grado di fare una fotografia interna dell’organo di quella persona anche a decine di chilometri di distanza. La particolarità è che questa apparecchiatura funzionava soltanto con certe persone, e soprattutto non funzionava se vi era presente una persona che apportava energie disturbatrici (negatività).
Durante la seconda metà del 20° secolo la radionica ha sempre di più cominciato a lavorare anche sui corpi sottili superiori e sui chakra (David Tansley), incorporando così le conoscenze che ci vengono dalle culture asiatiche.